Mangiare carboidrati la sera fa ingrassare? Alcuni sono convinti che i carboidrati a cena fanno ingrassare. Possiamo dire che è una convinzione sbagliata, perché ciò che conta è non esagerare con le porzioni. Se le quantità dei carboidrati assunti a cena rimangono piccole, se non si hanno altri problemi di salute, non costituiscono una valida ragione per ritenerli un attentato alla propria forma fisica.
Carboidrati a cena sì o no?
Perché evitare i carboidrati la sera? E’ questa la domanda che molti si fanno, ritrovandosi a scegliere fra sì o no, portati spesso a considerare come gli zuccheri complessi possano costituire un rischio per la salute e soprattutto perché potrebbero determinare il tanto temuto sovrappeso. In ogni caso è possibile fare una distinzione, come hanno dimostrato parecchi studi che riguardano questo argomento.
Una ricerca condotta all’Università di Gerusalemme ha messo in evidenza che non c’è uno stretto legame fra consumo di carboidrati la sera e aumento del peso corporeo. Gli studiosi hanno visto che alcuni soggetti obesi che consumavano carboidrati la sera riportavano una maggiore riduzione di peso rispetto ad altri obesi che distribuivano la pasta e il pane nel corso del pranzo e non a cena. Questo accadeva soprattutto per le influenze ormonali sulla regolazione della sazietà.
I carboidrati a cena fanno ingrassare?
I carboidrati complessi che ritroviamo per esempio nei cereali e nei legumi hanno costituito fin dall’antichità il pasto principale di intere popolazioni, che li hanno utilizzati come fonti di energia per l’organismo. Se la sera mangiamo un piatto di pasta o di riso condito con le verdure, non corriamo alcun pericolo, anzi possiamo ricavarne dei benefici.
Le sostanze di cui si compongono questi piatti sono facilmente digeribili, naturalmente se evitiamo di assumere contemporaneamente grassi e ci limitiamo soltanto al condimento con l’olio extravergine d’oliva. Inoltre un piatto di pasta condito anche con un semplice sugo di pomodoro può influire in modo attivo sul miglioramento dell’umore. La pasta contiene uno dei precursori della serotonina, che può essere considerata l’ormone del buonumore, regolando gli impulsi nervosi e la comunicazione fra le cellule del cervello.
Questo precursore della serotonina è il triptofano, un amminoacido che ritroviamo proprio nella pasta. Il meccanismo che attiva la produzione di serotonina è legato all’attività dell’insulina, che viene prodotta dal pancreas. L’insulina non è in grado di far entrare nelle cellule il triptofano. In questo modo esso rimane a disposizione delle cellule cerebrali per la sintesi della serotonina. Diverso è il discorso quando si consumano eccessivamente le proteine: in questo caso, infatti, il triptofano viene reso meno disponibile per la sintesi della serotonina.
Le controindicazioni
Ci sono alcune controindicazioni, però, per quanto riguarda il consumo di carboidrati complessi nelle ore serali. Una di esse riguarda la pizza, che, se farcita in maniera succulenta, può rivelarsi molto calorica. L’altra controindicazione è per chi soffre di diabete: i soggetti diabetici non dovrebbero consumare carboidrati nelle ore serali, perché generalmente nel corso della notte aumenta l’attività del fegato, che è impegnato nello stoccaggio del glucosio. Chi ha il diabete dovrebbe limitarsi la sera a dei pasti leggeri.