Ricetta al tartufo fresco: come si preparano le tagliatelle

Ricetta al tartufo fresco: come si preparano le tagliatelle

Le tagliatelle al tartufo fresco rappresentano uno dei primi più golosi che si possano preparare nella stagione autunnale, ma non solo. Emblema della tradizione culinaria italiana, riportano tutti i profumi più genuini della terra, e sono abbastanza facili da preparare: una leccornia raffinata per la quale servono pochi e selezionati ingredienti.

Quel che conta, infatti, è optare per materie prime di alta qualità. Un consiglio per chi non ha esperienza in cucina: è vietato cuocere il tartufo, poiché tale procedura avrebbe il solo effetto di fargli perdere il suo aroma. Nel caso in cui si avesse a che fare con un tartufo non molto saporito, lo si può valorizzare inserendo nella salsa una piccola parte di salsa di acciughe.

Che cosa serve per le tagliatelle al tartufo fresco

Se usata in quantità contenute, infatti, la pasta di acciughe contribuisce a mettere in risalto il sapore e gli aromi del tartufo. Per non correre il rischio di ritrovarsi con un tartufo poco aromatico, comunque, il consiglio è di acquistare online tartufi freschi di giornata. Dopodiché per delle tagliatelle perfette c’è bisogno anche di una pasta all’uovo eccellente e di un olio di oliva extra vergine di pregevole fattura.

Il tempo di preparazione è di una decina di minuti, a cui si devono aggiungere altri dieci minuti di cottura. Per 6 persone, c’è bisogno di 500 grammi di tagliatelle all’uovo, di una puntina di peperoncino, di un cucchiaio di sale grosso, di un paio di spicchi di aglio, di 10 cucchiai di olio di oliva extra vergine e di 150 grammi di tartufo, meglio se si tratta di tartufo nero estivo.

Come va trattato il tartufo

Come si può facilmente intuire, quel che conta è saper trattare il tartufo in modo appropriato. Quando è ancora intero, è necessario spazzolarlo sotto l’acqua corrente del rubinetto, agendo in maniera delicata ma riuscendo a rimuovere qualunque residuo di terriccio. Dopo averlo lavato, è necessario asciugarlo con cura, tamponandolo con uno o più fogli di carta assorbente.

A questo punto si tagliano 3 o 4 sfoglie di tartufo, abbastanza sottili, da usare per la decorazione finale del piatto. Il tartufo rimanente, invece, deve essere grattugiato: si può usare a questo scopo una grattugia a mano, ma va bene anche un dispositivo elettrico.

La cottura

Il passaggio successivo prevede di versare l’olio in un tegame, insieme con gli spicchi di aglio in camicia (cioè ancora con la pellicina esterna) e una puntina di peperoncino; va bene, comunque, anche il peperoncino in polvere.

Si accende il fuoco, si aspetta che l’aglio imbiondisca e poi si spegne la fiamma. Ora si attende che l’olio diventi tiepido e si rimuove l’aglio, per poi mettere il tartufo grattugiato; qualora si desideri impiegare anche la pasta di acciughe, questo è il momento giusto per adoperarle.

Si mescola il tutto, eventualmente unendo un altro po’ di olio se ci si rende conto che ce n’è bisogno. Attenzione al sale: conviene assaggiare per capire se serve metterne o meno.

La preparazione del piatto

Nel frattempo si mettono a lessare le tagliatelle, che poi dovranno essere scolate al dente. Quando si toglie la pasta dall’acqua, è bene ricordarsi di tenere da parte un po’ di acqua di cottura. Ora non rimane che mescolare le tagliatelle con la salsa al tartufo, unendo l’acqua di cottura – uno o più cucchiai a seconda delle necessità – per mantecare il tutto in maniera ottimale. Se si vuole si può saltare la pasta in padella, ma per non più di pochi secondi per evitare di compromettere l’aroma del tartufo. Quindi, non rimane che impiattare, concludendo con un filo di olio a crudo e decorando con le sfoglie di tartufo che erano stare messe da parte in precedenza.

Tartufo fresco: come usarlo

Questa ricetta al tartufo fresco non è che uno dei tanti esempi relativi a come si può utilizzare questo strepitoso ingrediente. Una salsa al tartufo preparata nel modo che abbiamo visto (cioè con il tartufo grattugiato e l’olio aromatizzato all’aglio) può essere sfruttata anche per realizzare delle bruschette golose, da assaggiare come antipasto. Non solo: tale salsina è ideale anche per accompagnare una frittata o per insaporire uno spezzatino di carne.

Ma qual è il tartufo da preferire? In precedenza abbiamo citato il tartufo nero estivo, conosciuto anche con il nome di scorzone, che ha il pregio di non avere un costo eccessivo risultando comunque più che saporito. In alternativa, riscuotono un notevole apprezzamento anche il tartufo bianco di Acqualagna e quello di Alba, sinonimo di alta qualità.

Le alternative

Le tagliatelle al tartufo fresco sono consigliate a chiunque abbia intenzione di portare in tavola un primo di pregio in grado di esaltare i palati di tutti, inclusi i commensali più esigenti. Il tartufo, con il suo aroma speciale, non ha bisogno di preparazioni troppo elaborate.

Oltre che con le tagliatelle, questo ingrediente può essere abbinato anche a un risotto o a vari secondi, sia a base di carne che vegetariani. Il tartufo deve essere conservato con attenzione e pulito con cura: proviene da sotto terra, ed è questo il motivo per il quale occorre eliminare tutti i residui di terriccio presenti.

Pensi che questo piatto sia troppo difficile da preparare ma non vuoi rinunciare a gustare una delizia simile? Nessun problema: potresti sempre pensare di reclutare uno chef a domicilio che cucinerà a casa tua stupendo i tuoi commensali.